martedì 16 aprile 2013

FIENO E CAROTE

Il ragazzo scende e, dopo aver parlato con il commerciante a bassa voce, procede all’apertura del portellone. All’interno una decina di cavalli sono ammassati, senza neppure il posto per muoversi, nessuno di loro si volta. L’odore di escrementi e di paura è palpabile e Dante prima di avvicinarsi si volta a controllare Clarissa. La vede socchiudere gli occhi e iniziare a piangere in silenzio. Con una mano si tocca lo stomaco come a voler trattenere un malore evidente e con l’altra indica qualcosa all’interno di quell’inferno. Immobile e incapace di parlare oltre, gli rivolge uno sguardo supplichevole, una disperata richiesta d’aiuto.
“Quella cavalla che sta indicando la mia amica. Quella baia nell’angolo opposto al portellone d’accesso”.
L’uomo sorride beffardo e getta una cavezza consunta all’autista.
“Volete la zoppa? Ne ho di meglio all’interno da farvi vedere. Con questa cosa ci fate?”.
All’improvviso Clarissa sembra riaver acquistato le forze e si getta in avanti, fermata prontamente da Dante, prima che sia troppo tardi.
“Io voglio lei! Ci dica il prezzo per cortesia e la faccia scendere subito da lì”.


FIENO E CAROTE, ED. REI

per copie : catastinisamanta@yahoo.it



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