sabato 26 gennaio 2013

commento a UN RAID DRITTO AL CUORE

Premetto che solo guardando la copertina di “Un raid dritto al cuore” avevo paura di non riuscire a reggere davanti alla sofferenza degli animali. Una sofferenza della quale quasi tutti ne siamo a conoscenza, ma che solo pochi si soffermano e pensano. Mi ha stupito la grande capacità di Samanta di unire insieme alle terribili pene inflitte a degli innocenti, anche un amore forte di persone pronte a rischiare la propria vita per fare una “rivoluzione” laddove tutto prosegue in silenzio come se fosse legittimo. Come lei sottolinea è solo uno “scorcio” di quanto realmente accade, ma questo scorcio ci da una ragione per fare qualcosa, con o senza maschera in viso, ognuno di noi si dovrebbe sentire obbligato ad agire, altrimenti ci rendiamo responsabili di un inutile ed atroce "omicidio di massa". Ho iniziato a piangere alla pagina 33, ma dopo un ora finivo il romanzo orgogliosa di essere “malata” ed “esagerata” per la mia sensibilità nei confronti degli animali (perché è così che spesso vengo definita). Continuerò per la mia strada, dove nel mio piccolo e nelle mie possibilità posso aiutare anime innocenti. Grazie Samanta per avermi dato conferma che non siamo soli. Grazie per avermi dato ancora una volta, dopo Fieno e Carote, non una visione di favola, ma una certezza che con l’amore tutto si può fare. E solo chi lo fa davvero può anche scriverlo arrivando dritto al cuore!

( Michela Maria Albarello) 

per copie scrivere a catastinisamanta@yahoo.it


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