VENEZIA-FIRENZE 1755
CASSANDRA RENIER E’ UNA RAGAZZA DELL’ALTA SOCIETA’ VENEZIANA, APPENA
RIMASTA ORFANA DI PADRE. LA MATRIGNA, DONNA BELLA E SENZA SCRUPOLI, LA
TRASFORMA IN SUA CAMERIERA PERSONALE. LA NOTTE DI CARNEVALE, QUANDO
ORMAI PENSA DI NON AVERE PIU’ NIENTE DA PERDERE SI CONCEDE UNA FUGA PER
PRENDERE PARTE AL BALLO DEL DOGE. INCONTRERA’ UN CAVALIERE, NOTO
LIBERTINO DELL’EPOCA, CHE NON SOLO L’AIUTERA’ AD ENTRARE NEL PALAZZO, MA
LE RESTITUERA’ UNA SUA PROPRIETA’ NEI PRESSI DI FIRENZE. DA QUESTO
MOMENTO INIZIERA’ LA SUA AVVENTURA E GRAZIE AD UN’ENTITA’
SOVRANNATURALE, CHE SARA’ LA SUA FIDATA GUIDA, RIUSCIRA’ A PRODURRE
DELL’OTTIMO VINO E A RISOLVERE MOLTI ENIGMI…
Una romantica passeggiata nel Settecento sulle orme di Casanova e di affascinanti membri della nobiltà italiana.
Cassandra Renier è una ragazza nobile che in poco tempo vede travolta
la propria vita. Alla morte del padre deve fare i conti con una
matrigna, degna delle peggiori fiabe, che la relega al ruolo di serva.
Perché non improvvisarsi Cenerentola per partecipare al ballo nel
Palazzo ducale di Venezia la notte più magica dell’anno della
Serenissima? Ogni Cenerentola che si rispetti troverà il suo principe ed
è ciò che accade alla nostra ardita Cassandra. Peccato che cada tra le
braccia del più impenitente libertino, Giacomo Casanova, in persona. Ma
Cassandra più che farsi circuire si concede una follia e il povero
Casanova appare quasi un oggetto di svago. Brava Cassandra! Rappresenta
la rivincita di tutte le caste dame impalate dal libertino.
Il Casanova di Samanta Catastini è descritto in modo abbastanza
veritiero, non è bello, sfido a contraddirmi guardando una sua immagine,
ma ha modi ineccepibili che conquistano noi donne ed è molto generoso,
qualità fondamentale del libertino doc. Lo è con Cassandra, in
particolare, alla quale dona una tenuta in Toscana. Ed è lì che
l’autrice dà il meglio di sé, nella descrizione del paesaggio della sua
terra. La passione della Catastini per alcuni luoghi come la campagna
toscana e la Provenza in altre opere si riflettono nella narrazione al
punto quasi da diventare protagonisti al pari dei personaggi umani. Allo
sfuggente Casanova si interpone un più materiale e bello conte Riccardo
Artieri, che insieme a Cassandra vuole rimettere in sesto la dimora di
famiglia e la vigna che era stata l’orgoglio della defunta zia.
I colpi di scena sono piuttosto prevedibili, non meno di tanti altri
romance di scrittrici ben più note e quotate di Samanta, la scrittura
semplice e vivace spinge il lettore a conquistare l’ultima pagina.
Certo la sorte del libertino rinchiuso ai Piombi rimane in dubbio. Ma il suo spirito sfuggente suggerisce l’epilogo storico.
L’uomo di una sera
Samanta Catastini
LINK ORIGINALE: http://lilith096732.wordpress.com/2012/05/15/luomo-di-una-sera/
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