Scrivere di notte sembra più facile. Non so spiegarne il perché. Il silenzio, l'oscurità e le idee nascono all'improvviso. Immagini che si susseguono una dopo l'altra con tanta velocità da non riuscire a metterle su carta (oggi su pc). Scrivere avvolta da una magia. Passerei delle ore così, ma non posso. Resta ben poco tempo dopo l'intera giornata dedicata ai cavalli e ai gatti. Allora butto giù qualcosa nella speranza che possa essere rivisitato e sistemato nei giorni successivi, però la magia non è più la stessa. Non credo di essere la sola. Ricordo molti "veri" scrittori del passato che erano soliti trascorrere intere nottate su un foglio, magari accompagnati da una candela. Ovviamente il giorno dopo non c'era la sveglia a tirarli giù dal letto.
Samanta.
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