commento a UN RAID DRITTO AL CUORE
Premetto
che solo guardando la copertina di “Un raid dritto al cuore” avevo
paura di non riuscire a reggere davanti alla sofferenza degli animali.
Una sofferenza della quale quasi tutti ne siamo a conoscenza, ma che
solo pochi si soffermano e pensano. Mi ha stupito la grande capacità di
Samanta di unire insieme alle terribili pene inflitte a degli innocenti,
anche un amore forte di persone pronte a
rischiare la propria vita per fare una “rivoluzione” laddove tutto
prosegue in silenzio come se fosse legittimo. Come lei sottolinea è solo
uno “scorcio” di quanto realmente accade, ma questo scorcio ci da una
ragione per fare qualcosa, con o senza maschera in viso, ognuno di noi
si dovrebbe sentire obbligato ad agire, altrimenti ci rendiamo
responsabili di un inutile ed atroce "omicidio di massa". Ho iniziato a
piangere alla pagina 33, ma dopo un ora finivo il romanzo orgogliosa di
essere “malata” ed “esagerata” per la mia sensibilità nei confronti
degli animali (perché è così che spesso vengo definita). Continuerò per
la mia strada, dove nel mio piccolo e nelle mie possibilità posso
aiutare anime innocenti. Grazie Samanta per avermi dato conferma che non
siamo soli. Grazie per avermi dato ancora una volta, dopo Fieno e
Carote, non una visione di favola, ma una certezza che con l’amore tutto
si può fare. E solo chi lo fa davvero può anche scriverlo arrivando
dritto al cuore!
( Michela Maria Albarello)
per copie scrivere a catastinisamanta@yahoo.it
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