sabato 16 novembre 2013

LA ROSA E IL CAVALLO, recensione



 


AUTORE: Samanta Catastini
CASA EDITRICE: Romano Editore
DATA PUBBLICAZIONE: 2013
1778. Una ragazza dell’alta nobiltà francese si trova in contrasto con il padre per le proposte di matrimonio che le offre. I bellissimi cavalli della scuderia paterna fanno gola a molti nobili a scapito del vero sentimento. Ma Rosalie ha solo un amore: i cavalli. Ed è proprio per salvare uno di loro, il sauro Pascal, che incontrerà l’amore.
La rosa e il cavallo è un romanzo che oltre a raccontare una dolcissima storia d'amore e di libertà, in realtà, rappresenta un vero e proprio inno all'amore per i cavalli.
I protagonisti di questo romanzo sono tre (tutti si esprimono in prima persona):
-Rosalie, la giovanissima nobildonna, che vuole sposarsi per amore e che nutre un affetto
sconfinato  per i cavalli. E' un po' ribelle ma è determinata e disposta a tutto, perfino a rischiare la propria libertà e reputazione, pur di salvare il suo cavallo Pascal.
-Gilles, un affascinante fantino capace di ottenere buoni risultati da cavalli altrimenti
scartati dai loro padroni, incuranti del benessere degli animali, ma interessati solo a quanto possono ricavare dalle vincite delle scommesse.
-E infine, Pascal, il cavallo che non si limita solo a comparire ma prova dei sentimenti e dei
pensieri che l'autrice riesce a dare voce in maniera meravigliosa.    
Anche se ambientato nel passato (siamo nel 1778) l'autrice porta all'attenzione temi da
considerarsi per certi aspetti attuali come la macellazione di animali (che dovrebbero essere considerati come animali da compagnia), i maltrattamenti e lo sfruttamento che subiscono i cavalli da corsa.
Il libro non è lunghissimo per questo si legge davvero in breve tempo e tutto d'un fiato perché
è una storia davvero coinvolgente.
La trama è lineare e semplice, le descrizioni dei luoghi è realistica, curata e con la giusta
dose di dettagli, stile scorrevole e delicato.
Una lettura piacevole che consiglio agli amanti dei cavalli e non solo.